Catalogo Viviano

come??e allora perchè non ce + il super tuono c o il tuono c viviano?e cose così?

Esplode fabbrica di fuochi di artificio
Due morti nel Salernitano
SALERNO - Un boato spaventoso, terribile, avvertito a chilometri di distanza; vetri infranti; tanta paura tra gli abitanti: l'esplosione di una fabbrica di fuochi d'artificio ha scosso la pace di Mercato San Severino, nella Valle dell'Irno, in provincia di Salerno. Drammatico il bilancio dell'incidente: due morti e un ferito.

A saltare in aria è stato uno dei tre capannoni della fabbrica di proprietà di Nobile Viviano, presidente dell'Asspi, l'Associazione italiana dei produttori pirotecnici. Un'azienda considerata "modello", in regola con le norme in materia di sicurezza. Verso le 17 un boato fortissimo ha scosso tutta la Valle dell'Irno. Nel vicino Comune di Bracigliano l'onda d'urto ha mandato i vetri di alcune abitazioni in frantumi. L'esplosione, hanno raccontato alcuni studenti, è stata avvertita anche all'Università degli Studi di Fisciano. Paura anche nella zona Solofrana e montorese e nei pressi di Avellino.

Subito dopo il boato, nel cielo si è alzata una densa colonna di fumo, subito nera, poi bianca, visibile a distanza, dall'autostrada A30, Caserta-Salerno, e dal raccordo Avellino-Salerno. Nel frattempo si metteva in moto la macchina dei soccorsi. Un elicottero dei pompieri è partito da Pontecagnano mentre mezzi e uomini dei vigili del fuoco sono partiti da Salerno ed Avellino.

Le deflagrazioni sono continuate per molto tempo: l'esplosione di uno dei capannoni, pieno di botti e fuochi pronti per le prossime sagre e feste dell'estate, che si trova su un terrapieno di circa 400 metri quadrati, ha danneggiato uno degli altri due. Alla fine, i vigili del fuoco sono riusciti a entrare in fabbrica dopo circa due ore e mezzo trovando così conferma alle prime preoccupanti ipotesi: a terra erano rimasti i resti delle vittime dilaniati dalla violenta esplosione. Due dipendenti; ferita lievemente una donna, è la moglie del custode.

I testimoni hanno raccontato con terrore quanto hanno visto e sentito. Un boato fortissimo, poi una vampata di fuoco salire dalla montagna, prima del denso fumo. Il proprietario della fabbrica, l'imprenditore Nobile Viviano, dirigente dell'associazione nazionale degli imprenditori pirotecnici, era a Napoli.

I vigili del fuoco sono ora impegnati nel ricostruire le cause della tragedia, considerata ancora più inspiegabile in considerazione del fatto che la fabbrica interessata dall'esplosione viene considerata un'azienda 'modello' in un contesto, quello della produzione di fuochi d'artificio, spesso caratterizzato da illegalità e mancato rispetto delle norme di sicurezza.

Il paese è sotto shock: "Ho sentito un boato fortissimo, ho visto i vetri della finestra che si rompevano. Sono scappata fuori casa e mi sono trovata di fronte un gran polverone. Ho temuto che fosse caduto un aereo - racconta Giovanna Venere - la casa ha tremato e, ad un certo punto, ho anche pensato che potesse crollare tutto".

Nella piccola frazione non si parla d'altro. La polveriera, come la chiamano, non ha mai fatto paura agli abitanti di Ciorani. "Ho sentito un fruscio fortissimo e poi un boato, così forte che siamo tutti scappati in strada", aggiunge Anna, parrucchiera del paese. "Non abbiamo capito subito cosa fosse accaduto e abbiamo temuto per una scossa di terremoto. Qui queste cose non erano davvero mai accadute".

(24 maggio 2006)