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[CS ANISP] Il Far West dei Sindaci contro i Fuochi d'Artificio Rafforzata da articoli sensazionalisti, cresce in maniera preoccupante la campagna discriminatoria contro la pirotecnia Arrivano le feste natalizie, e con esse ritornano puntuali gli slogan anti – fuochi d'artificio. “Multe fino a 500 euro”, “Il Comune dichiara guerra a botti e fuochi di fine anno”, “Inutile sofferenza per gli animali” sono solo alcuni dei titoli che girano sulle testate giornalistiche e nei social network, contribuendo a fomentare la paura per gli articoli pirotecnici e a convincere sempre più numerose amministrazioni comunali ad adottare misure drastiche e illegittime, riportando di fatto il proibizionismo ai giorni nostri. “Paura e scarsa conoscenza sono ingredienti micidiali, e la storia ha dimostrato che questi rappresentano una miscela esplosiva ben più pericolosa degli articoli pirotecnici” dichiara il presidente di ANISP (Associazione Nazionale Imprese Spettacoli Pirotecnici) Parente Giuseppe. “Quando dilagano informazioni poco chiare e atteggiamenti al limite del Far West, il risultato non può essere che devastante: si influenza l'opinione pubblica in maniera tendenziosa, e cosa ben più grave si ostacola il libero mercato di prodotti già regolamentati da leggi comunitarie e nazionali, che evidentemente non si tenta nemmeno di applicare.” La posizione dell'Associazione, che da anni promuove la conoscenza e il corretto utilizzo degli articoli pirotecnici collaborando anche con la scuola pubblica, è chiara e inamovibile: se esiste uno STOP da imporre nel mese di dicembre, è quello sulle ordinanze selvagge che vietano in maniera acritica l'utilizzo dei fuochi artificiali. “Vi è oggi una tendenza delle amministrazioni comunali ad intervenire con divieti assoluti che si è fatta sempre più schiacciante di anno in anno”, spiega Clara Dalzini, di Parente Fireworks Group (Rovigo), “e si tratta di un atteggiamento inspiegabile e lesivo nei confronti di tutto il settore produttivo. Inspiegabile, perché esiste già una ferrea regolamentazione in materia di articoli pirotecnici sia da parte dell'Unione Europea sia da parte italiana, ed è grazie a queste norme che si possono acquistare articoli in totale sicurezza e nel rispetto dell'ordine pubblico e dell'ambiente. Lesivo, perché ordinanze che vietano senza distinzioni tutti gli artifici (sì, anche le stelline per i bambini!) estendendo il divieto non solo su aree di maggior affluenza pubblica ma su tutto il territorio comunale (quindi anche per le abitazioni private e isolate) porta gravissime conseguenze economiche per tutte le migliaia di operatori e operai che proprio nel mese di dicembre riescono a trovare quel minimo di respiro per andare avanti.” Per contrastare il dilagare di queste azioni proibizionistiche, l'ANISP ha dato incarico all'avvocato Mariani dello studio legale Fiorentini (Roma) di richiedere un intervento urgente a tutti i Prefetti d'Italia affinché al fenomeno sia posto un freno decisivo. All'interno della lettera inviata si evince che: “L'arbitraria sovrapposizione di prescrizioni amministrative a norme statali viola il principio generale di legalità sostanziale […] e determina una ricaduta inevitabile sulle libertà individuali garantite costituzionalmente […] nonché la libertà di iniziativa economica privata.” “Più che divieti assoluti, che contribuiscono ad alimentare tendenze illegali come l'acquisto di fuochi senza etichettatura o non marcati CE, si dovrebbe fare molta più informazione ed educazione, e contrastare l'uso improprio dei fuochi” dichiara Fonti Ivan, della Pirotecnica Fonti (Rimini), “ben vengano quindi i controlli e la semplice applicazione delle norme vigenti, che già esistono e permettono di continuare una tradizione che è ancora forte e sentita dalla maggior parte della popolazione.” Il tema della libertà al giusto e sano divertimento deve chiaramente convivere con la libertà altrui, senza ledere il benessere di persone e animali. Secondo Maria Flora Grossi della Pirotecnica Teanese (Caserta) “Chi produce e commercializza fuochi d'artificio ha a cuore il benessere degli animali esattamente come ogni altro individuo. Ogni artificio pirotecnico ha le sue regole di utilizzo, che se ben rispettate non pregiudicano la salute dei nostri piccoli amici. In questo senso così come non si porta un neonato ad un concerto rock, che pure ha diritto di esistere, non si possono utilizzare artifici vicini a cani, gatti e altre forme di vita particolarmente sensibili. Il buonsenso sopra ogni cosa, e il pieno rispetto di regole che hanno già calcolato l'impatto acustico di tutti i prodotti pirici legali in commercio sono di per sé sufficienti per passare le feste serenamente e senza colpire alla cieca un intero settore produttivo e commerciale.” La richiesta di intervento ai Prefetti d'Italia rappresenta il primo passo dell'ANISP verso A.N.I.S.P. via Fezzan, 5 00199 ROMA www.anisp.it e-mail [email protected] tel 339 3938702- 339 6100855
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